L'indirizzo musicale nasce nel plesso V. Scamozzi come sperimentazione nell'anno scolastico 1988/89 , tra le primissime scuole medie ad aver attivato una opportunità così importante per gli alunni della scuola media. Le prime scuole nel vicentino furono la Calderari a Vicenza, Valdagno, Piovene Rocchette e Noventa Vicentina.
Con la legge del 3 maggio 1999 n. 124, all'art. 11 comma 9, che contempla la riconduzione a ordinamento dei corsi di scuola media a indirizzo musicale attualmente autorizzati, diventa effettiva la presenza dell'indirizzo musicale nel nostro plesso.
Nella sede della Scamozzi sono attivi 4 strumenti, chitarra, clarinetto, flauto e pianoforte.
L'indirizzo prevede un test attitudinale grazie al quale gli insegnanti, cercando di soddisfare le preferenze degli alunni interessati, redigono una graduatoria di merito per la formazione della classe che segue criteri di eterogeneità e predisposizione musicale.
Le ore di insegnamento, 2 alla settimana per ciascun alunno (riduzione - rispetto alle 3 ore previste in precedenza - dovuta all'emergenza sanitaria), sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell'anno, all'ascolto partecipativo, alle attività di musica di insieme, nonché alla teoria e lettura della musica.
Nei giorni di lezione collettiva sarà possibile consumare il pranzo al sacco a scuola sotto la sorveglianza dei docenti.
Perché iscriversi all’Indirizzo Musicale?
La pratica dello strumento promuove la formazione globale dell'individuo offrendo occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa.
L'alunno interessato a questa formazione può integrare il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico emotiva, improvvisativo -compositiva.
Studiare uno strumento musicale offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale.
Infine fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio perché l'essenziale aspetto performativo della pratica strumentale, porta alla consapevolezza della dimensione intersoggettiva e pubblica dell'evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al senso di appartenenza sociale.
Nella foto: un momento del laboratorio di musica